Ogni anno, più di 60 persone conseguono un dottorato di ricerca in scienze umane e sociali (SHS; le scienze alfa o gamma) presso l’Université de Paris Sorbonne Paris Nord a Villetaneuse, circa 15 km a nord di Parigi. La loro ricerca è coordinata da un’École Doctorale, intitolata a Erasmo dal 2010 circa. Un membro del personale della scuola mi dice che l’allora direttore, Dominique Philon, scelse questo nome per l’impegno di Erasmo in questo ampio campo della scienza.
Ho un appuntamento con l’attuale preside Antoine Pécoud, che è felice di trovare il tempo per parlare con una persona con un progetto notevole come il mio, “anche se forse non c’è molto di erasmiano nella nostra scuola”. Mi chiede però se non sarebbe meglio viaggiare a cavallo. Un seguace di Montaigne, Gaspard Kœnig, ha fatto un viaggio del genere di recente: Notre vagabonde liberté. À cheval sur les traces de Montaigne. A cavallo è certamente più autentico, ma meno da XXI secolo.
Antoine è anche professore di sociologia e fortunatamente mi ha dato il suo numero di telefono, perché la visibilità fisica dell’École Doctorale Érasme si limita a un unico manifesto e a un ufficio attualmente vuoto. Non l’ho trovato facilmente.
L’École è responsabile di tutte le questioni pratiche relative alla ricerca dei dottorandi, che spesso lavorano anche all’estero, naturalmente del controllo della qualità di questo massimo grado scientifico e della relativa amministrazione. Confrontiamo il modo incisivo con cui l’Università di Torino conferì allora il dottorato a Erasmo – entro una settimana dal suo arrivo sulla base di tutto ciò che aveva già dimostrato nelle sue pubblicazioni, ma sempre con una difesa – con i protocolli di oggi. Cosa è più responsabile? E cosa penserebbe Erasmo stesso di tutto questo?
È bello riflettere insieme sul significato che le idee di Erasmo possono avere ancora oggi. Grazie per questo, Antoine. Alla fine del pomeriggio, torno in bicicletta alla mia casa temporanea.