Nonostante la segnaletica, mi ci è voluto un po’ per trovare il Collège Érasme di Strasburgo, anche su internet, tra l’altro, perché con mia sorpresa le scuole francesi non sembrano avere un proprio sito web. Quando ho raggiunto il collège in bicicletta nel pomeriggio, era appena iniziata la pausa pranzo dalle 12 alle 14. Ho parlato con una decina di allievi, che si sono dimostrati molto cordiali e interessati, anche al mio viaggio in bicicletta fin dai Paesi Bassi, ma che hanno detto di non aver mai sentito dire perché la scuola fosse intitolata a Erasmo o chi fosse; “un artista forse?”. Durante la pausa, hanno avuto accesso ai loro telefoni, che hanno potuto chiarire alcune cose, ancor prima che potessi farlo io, ex allievo del “Collège Érasme” di Rotterdam.
Che gli allievi non avessero mai sentito parlare di Erasmo è sembrato impossibile a un insegnante, visto che il tema viene affrontato durante le lezioni, ma “dopo tutto, non possono ricordare tutto”. Quindi questo insegnante sapeva chi era Erasmo, ma la maggior parte dei suoi colleghi con cui ho parlato non è andata oltre i propri alunni. Peccato, perché soprattutto a Strasburgo, in una Collectivité européenne, il nome Erasmus potrebbe essere più di un semplice nome.
Nel pomeriggio sono stata al Museo storico di Strasburgo, dove sembravano conoscere Erasmo fin dall’inizio; la sua visita alla città è il momento culminante dell’inizio del XVI secolo e il suo elogio della legislazione di Strasburgo è discusso più avanti nelle spiegazioni.